La Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo
La via dell Iran verso il progresso scientifico volto alla pace
Il progresso scientifico in Iran e i riconoscimenti a livello mondiale nonostante le sanzioni
Anche questo 10 novembre ricorre la Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, un’occasione che mette in evidenza il ruolo fondamentale della scienza nella società e l’importanza di coinvolgere il pubblico nei dibattiti sulle questioni scientifiche emergenti, sottolineando inoltre quanto la scienza sia rilevante nella nostra vita quotidiana. L’obiettivo principale della Giornata è di creare una connessione più stretta tra la scienza e la società, assicurando che i cittadini siano informati sui progressi scientifici. Inoltre, si mette in risalto il contributo degli scienziati nel migliorare la nostra comprensione del nostro pianeta e nel rendere le nostre comunità più sostenibili.
In una giornata tanto importante, e con uno scopo così nobile, vale la pena di ricordare i progressi scientifici raggiunti dalla Repubblica Islamica dell’Iran negli ultimi anni, nonostante le opprimenti sanzioni volte a minarne la crescita e la prosperità. L’Iran ha raggiunto traguardi significativi in diversi settori, eccellendo sul piano mondiale nel campo della fitoterapia, della realizzazione di protesi neurali, della produzione di polvere d’ossa, di impianti oculari, telescopi, metionina, nonché nel campo delle nanotecnologie e raggiungendo inoltre il primo posto sullo scacchiere regionale nella ricerca nucleare volta all’uso civile. Negli ultimi anni sono nate in Iran 2.700 imprese ad alto contenuto innovativo, per un valore complessivo di 6,6 miliardi di dollari. Tra il XX e il XXI secolo una delle personalità che si è più distinta nel campo scientifico è stata la matematica Maryam Mirzakhani, che nel 2014 è stata la prima donna a vincere la Medaglia Fields, uno dei più alti riconoscimenti internazionali nel campo della matematica.
La realtà scientifica iraniana è dinamica e in continua evoluzione, come dimostra l’Istituto Nazionale Iraniano di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (NIGEB), che ha ospitato la prima conferenza internazionale sull’intelligenza artificiale (IA) nell’istruzione, nella ricerca e nei prodotti sanitari, riunendodata scientist, ricercatori biomedici, esperti del settore sanitario e docenti per esplorare il ruolo crescente dell’IA nell’assistenza sanitaria. L’Iran ha inoltre registrato la crescita più rapida a livello mondiale nella produzione di articoli scientifici, con un aumento significativo della sua quota di pubblicazioni internazionali, classificandosi al 16° posto a livello mondiale per la produzione scientifica nel campo della nanotecnologia e al 14° posto nella produzione scientifica delle biotecnologie. Al fine di promuovere la ricerca scientifica anche oltre i confini del Paese, la Repubblica Islamica promuove il “Mustafa Science and Technology Prize” per valorizzare e riconoscere gli scienziati di successo nel mondo islamico. E, restando nel campo delle competizioni internazionali, i membri del dipartimento scientifico dell’Università Iraniana di Scienza e Tecnologia hanno brillato al “Premio BRICS Giovani Innovatori” con la presentazione di progetti avanzati di intelligenza artificiale.
La Repubblica Islamica ha dimostrato nel campo scientifico come la volontà di sviluppo e progresso di un popolo e la fede nelle proprie capacità siano capaci di infrangere ogni prepotenza e isolamento imposti dalle potenze imperialiste. La scienza rappresenta dunque un manifesto per l’Iran per rivelare al mondo i suoi intenti pacifici e volti al progresso della Nazione come dell’intera umanità, rispondendo all’invito della Guida Suprema, l’Imam Khamenei: “Bisogna essere creativi. Bisogna produrre scienza, e questo spesso accade in seguito alla scoperta di una certa forza nella natura. In altre parole, l’innovazione scientifica deriva dalla scoperta di una preziosa legge che esiste in natura e che non è stata ancora scoperta. Sulla base di questa legge, si produce scienza e si creano molte tecnologie. Dobbiamo perseguire questo obiettivo. I nostri giovani più brillanti devono perseguire questo obiettivo: la creatività nella scienza”. È forse questa prospettiva che terrorizza i nemici dell’Iran, ovvero quei governi che adoperano invece le proprie tecnologie per creare bombe ed affamare popoli interi quando la propria gente muore di fame e non ha una casa né può accedere alla sanità. Ma, nonostante le accuse e le minacce, l’Iran continuerà il suo percorso verso un futuro luminoso fatto di scoperte scientifiche e progresso, contribuendo a creare un mondo con più ricercatori, scienziati e medicine e meno soldati, bombe e tecnologie devianti.
.