• May 12 2025 - 11:02
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Il padre dello Shahnameh, l’orgoglio dell’Iran

Il giorno di Ferdowsi

Hakim Abul-Qasem Ferdowsi è il più grande poeta epico nella storia della letteratura persiana

Hakim Abu al-Qasem Ferdowsi Tusi nacque nel distretto di Tabaran della città di Tus intorno al 940.

Non ci sono giunte molte informazioni sulla vita di Ferdowsi prima della composizione dello Shahnameh, ma è certo che, con le entrate che riceveva dalle proprietà del padre, non necessitava del sostegno di nessuno in gioventù. È tramandato però ch’egli perse progressivamente quelle proprietà e fu quindi sopraffatto dalla povertà. Fin dall'inizio Ferdowsi cominciò ad acquisire conoscenze e ad istruirsi, interessandosi alla lettura di storie e, in particolare, alla storia passata dell'Iran. Fu questo interesse per il suo Paese e per l'antica civiltà persiana che lo ispirò a riscrivere i testi antichi e religiosi degli iraniani sotto forma del suo Shahnameh, dedicando a questa impresa quasi trent'anni dei giorni migliori della sua vita. Lo Shahnameh di Ferdowsi è stato tradotto in molte lingue ed esistono molti manoscritti di questa grande opera sia in Iran che in altri paesi: si può citare, ad esempio, uno dei manoscritti più antichi e autentici dello Shahnameh, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze.

Al tempo di Ferdowsi, gli imperatori Samanidi, la cui lingua ufficiale restava l’arabo, permisero ai poeti iraniani di comporre nella loro lingua natìa, il Dari. Ferdowsi, che amava leggere le antiche storie di mitologia, colse questa opportunità per elevare e rinnovare la definizione iraniana di umanità e nazionalismo, cementando l’identità, le radici, la storia e le conquiste persiane: per questo gli iraniani gli saranno per sempre debitori.

Lo Shahnameh è conosciuto come “l’orgoglio degli iraniani” all’interno della comunità letteraria persiana. Rostam, Sohrab, Kaveh Ahangar e Simurgh ne sono i protagonisti, mentre Zahhak e Kay Kavous gli antagonisti. Rostam, il personaggio principale, possiede poteri esorbitanti che utilizza per combatte i Div (Demoni), sconfiggendoli uno per uno: capitoli di Shahnameh quali “Rostam ed Esfandiyar” rimangono significativamente rilevanti per gli iraniani dopo più di mille anni. Il libro comprende tre sezioni tra cui Asatiri (mitologia), Pahlavani (cultura) e storia.Grazie a Ferdowsi e al grande libro dello Shahnameh, le grandi personalità della letteratura e della poesia iraniana considerano l'era Samanide, cioè il X e l'XI secolo, il periodo più fiorente per la letteratura epica in Iran.

Ferdowsi morì nella città di Tus nell'anno 1020. Per lui fu costruita una magnifica tomba nel giardino della città, alla cui inaugurazione parteciparono alcuni dei più grandi orientalisti, studiosi dello Shahnameh e iranologi del mondo. Diverse strade e piazze prendono il nome da Ferdowsi, e rappresentazioni delle sue fattezze possono essere viste a Teheran, Tus (accanto alla sua tomba), Roma (in una piazza con lo stesso nome a Villa Borghese), Mashhad (all’Università Ferdowsi di Mashhad), ed in tanti altri luoghi del mondo. Molte istituzioni e fondazioni in Iran e nel mondo portano il nome dell’autore, e finora sono state tenute diverse cerimonie per commemorarlo, tra cui il Ferdowsi Millennium Festival o la Ferdowsi Millennia Celebration. Il millennio della fine dello Shahnameh è stato iscritto nell'elenco delle personalità e degli eventi scientifici, culturali e artistici dell'UNESCO nell'anno 2010-2011.

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