L’Hajj e il Giubileo
Il Pellegrinaggio e la fratellanza
Il Pellegrinaggio alla Mecca e il Giubileo come esperienze religiose di fratellanza

Il Pellegrinaggio, o Hajj , è il massimo simbolo di fratellanza universale: in questa occasione, infatti, classe sociale, colore della pelle, lingua e ogni altra differenza esteriore vengono messe da parte di fronte alla devozione all’Unico Creatore dell’Universo. Indossando l'abito più semplice, l’Ihram , composto da due pezzi bianchi di cotone, che ricorda non a caso il sudario in cui dovremmo essere avvolti nel giorno finale della separazione dal mondo materiale, il credente compie il rito della circumambulazione attorno alla Ka'ba, il Tawaf , oltre a compiere tutti gli altri rituali.
Il pellegrinaggio alla Mecca, ha spiegato l’Imam Khamenei, è un sorgente di grazia divina, delle virtù morali, dei doni che l'Onnipotente offre a noi. Questo viaggio è un’occasione per l’auto-edificazione e la purificazione dell’anima, rappresentando il tempo di arrendersi alla volontà di Dio accogliendo con tutto il cuore la parola divina.
Un simile significato di fratellanza è riscontrabile nel Giubileo attualmente in svolgimento nel mondo cristiano cattolico. Il Giubileo, un evento religioso della Chiesa cattolica che si celebra ogni 25 anni, è infatti un periodo di grazia in cui i fedeli possono ottenere l'indulgenza plenaria, cioè la remissione completa dei peccati e delle pene temporali, ma è anche un'occasione per la riconciliazione e la conversione, e per riflettere sulla misericordia di Dio.
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