Edito dalla casa editrice Il Cerchio, “Il Nowrūz e le sue tradizioni. La festa del Capodanno persiano” del professor Reza Shabani, docente di Storia dell'Università Shahid Beheshti di Teheran, svela al lettore italiano ogni segreto della celebrazione del Capodanno persiano, sviscerando la storia e le caratteristiche di una delle feste più amate dal popolo iraniano. L’autore, nato nel 1938, rientra nel gruppo dei personaggi più eminenti del panorama scientifico e culturale contemporaneo dell’Iran: autore di svariati saggi sulla storia dell’Iran, il professor Shabani introduce il Nowrūz come “il simbolo del volere il bene altrui e fare del bene a tutti senza distinzione di razza, di lingua e di religione. Nowrūz significa allontanarsi dal male e dalla malvagità e avvicinarsi al Buon Pensiero, alle Buone parole e Buone opere come dice Zarathustra. Nowrūz non appartiene a un popolo solo ma appartiene a tutta l'umanità. Nowrūz vuol dire iniziare l'anno nuovo con il sorriso, agire bene e prepararsi per abbracciare l'anno nuovo che si apre”. Il Nowrūz, riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, rappresenta il forte legame tra il popolo persiano e la natura, rinnovato con lo sbocciare della primavera. Spiega il dottor Mohammad Taghi Amini, Direttore dell’Istituto Culturale della Repubblica Islamica dell’Iran a Roma: “La cultura persiana possiede un legame forte con l’arte, l’architettura, la musica, la cucina e la famiglia. Il patrimonio culturale ispirato dalla civiltà persiana è uno dei più influenti patrimoni dell’umanità che nel corso dei secoli ha ispirato non solo gli abitanti dei territori limitrofi bensì anche territori lontani”.  

“Il Nowrūz e le sue tradizioni. La festa del Capodanno persiano” appare come un ulteriore tassello nello svelamento della cultura persiana in Italia, permettendo ai lettori d’interfacciarvisi e di scoprire i segreti di un popolo dalla storia millenaria e affascinante.