Il Santuario dell’Imam Reza: Cuore dell’Arte Islamica e Patrimonio dell’Umanità
Il Martirio e la Nascita di un Luogo Sacro
L'ottavo Imam sciita, Ali ibn Musa al-Rida (Imam Reza), a causa delle turbolenze storiche e politiche del califfato abbaside dell'epoca ragiunse il martirio nel Khorasan e fu sepolto in un villaggio chiamato Merv.

L'ottavo Imam sciita, Ali ibn Musa al-Rida (Imam Reza), a causa delle turbolenze storiche e politiche del califfato abbaside dell'epoca e dell'importanza strategica dell'Oriente per i musulmani di quel tempo, raggiunse il martirio nel Khorasan e fu sepolto in un villaggio chiamato Merv. Questo luogo è diventato oggi il più grande santuario del mondo per estensione.
Mashhad, in Iran (il cui nome significa letteralmente "luogo del martirio"), ha preso questa denominazione dal III secolo in poi proprio in onore dell'Imam. Anche se si visita con l'intenzione di pellegrinaggio e adorazione, per comprendere in un unico luogo tutte le arti decorative e architettoniche islamiche iraniane, è necessario visitare il Santuario Razavi. Secondo la tradizione sciita, la presenza di pellegrini di qualsiasi fede e religione in un santuario, persino nel sacro Santuario Razavi, non solo è possibile ma è anche lodevole, poiché l'Imam Reza e tutti gli Imam possono essere guide spirituali e sostegno morale per tutta l'umanità.
Un Patrimonio Artistico Senza Tempo
Il patrimonio artistico del Santuario dell'Imam Reza comprende una vasta collezione di opere raffinate di architettura, decorazione ceramica, calligrafia, lavorazione dei metalli e pittura, create nel corso dei secoli da diversi artisti e conservate nelle varie sezioni del santuario e nel suo museo.
Il Santuario rappresenta un esempio straordinario dell'architettura islamica e iraniana, caratterizzato da cupole maestose,iwan(portali monumentali), porticati e cortili grandiosi. Questi edifici sono ornati con decorazioni affascinanti come ceramichemoaraq(intarsiate), lavori dimuqarnas(stalattiti decorative) e l'uso di oro e argento.
La calligrafia occupa un posto speciale nel Santuario, dove nelle varie iscrizioni sono trascritti versetti coranici,hadith(detti del Profeta) e poesie con bellissimi caratterinaskh,thuluthenasta'liq. La lavorazione dei metalli e i vari tipi di cesello per le porte, l'abbondante decorazione a specchi per i soffitti e le autentiche decorazioni ceramiche si combinano insieme per formare il panorama visuale di questo grande luogo di culto mondiale.
L'Epoca Timuride: L'Espansione dello Spazio Sacro
La Moschea di Goharshad, costruita nell'XI secolo accanto al mausoleo dell'Imam Reza per volontà di Goharshad Khatun (moglie di Shahrukh, figlio di Amir Timur Gurkani), rappresenta uno degli esempi più preziosi dell'architettura delle moschee basata su decorazioni ceramiche e i quattroiwanincantevoli. Uno deiminbar(pulpiti) più antichi dell'Iran, risalente al periodo timuride, si trova nell'iwandelmaqsuradella Moschea di Goharshad: un pulpito di 14 gradini realizzato in legno di noce e pero.
L'epoca timuride è considerata un periodo fruttuoso e glorioso dal punto di vista architettonico del santuario. La maestosa Moschea di Goharshad a sud del santuario e due porticati storici,Dar al-HuffazeDar al-Siyada, appartengono a questo periodo. Anche la Madrasa Parizad, la Madrasa Do Dar e l'antica Madrasa Bala-sar, che era collegata al lato occidentale diDar al-Siyadae ora fa parte del porticatoDar al-Wilaya, risalgono a questo periodo.
Tra le altre opere dell'epoca timuride vi è il lato meridionale del Cortile della Rivoluzione, costruito per iniziativa di Amir Alisher Navai, ministro del Sultano Hussein Bayqara (l'ultimo emiro timuride), tra gli anni 875-885 dell'Egira lunare.
L'Epoca Safavide: L'Era della Doratura
Il periodo safavide è considerato anch'esso un'epoca importante nella storia architettonica del santuario, e Sheikh Bahai, uno dei grandi ingegneri e saggi dell'Iran, ebbe un ruolo fondamentale nel completamento della sua architettura basata sull'estetica sciita e l'elemento dell'immaginazione islamica iraniana. La doratura della cupola e delgoldasta(minareto decorativo), la costruzione del primo mausoleo illuminato, i porticati diTowhidkhana, la cupola di Allah Verdi Khan e la cupola di Hatem Khani appartengono tutti a questo periodo.
Shah Tahmasp, Shah Abbas e Shah Sulayman Safavi furono tra i sovrani che in questo periodo, con le loro iniziative fondamentali, iscrissero i loro nomi nella storia architettonica del santuario. Shah Tahmasp Safavi nel 932 dell'Egira lunare dorò per la prima volta la cupola e nel 957 dell'Egira lunare fece preparare il primo mausoleo illuminato. Inoltre, dorò anche l'iwandi Amir Alisher e ilgoldastaaccanto alla cupola.
Durante il regno di Shah Abbas, l'antico cortile (della Rivoluzione) fu ampliato e furono costruiti i lati orientale, settentrionale e occidentale coniwane celle, mentre Shah Abbas II procedette alla sua riparazione e decorazione ceramica.
Sviluppi Successivi e Rinnovamento Contemporaneo
Il periodo afsharide vide la costruzione delgoldastadel lato settentrionale del cortile antico, la ri-doratura dell'iwandi Amir Alisher e delgoldastasuperiore, e lasaqakhana(acquedotto) dorata di Ismail.
Durante l'epoca qagiara, fu costruito il Cortile della Libertà, e l'iwanoccidentale di questo cortile fu dorato e divenne noto comeIwanNaseri. In questo stesso periodo furono eseguite le decorazioni ceramiche del Cortile della Libertà, e nel 1275 dell'Egira lunare Qa'em Maqam Nuri fece decorare a specchi il mausoleo illuminato.
La Rinascita Dopo la Rivoluzione Islamica
Con l'incremento e lo sfruttamento delle fondazioni millenarie del Santuario Razavi, questo luogo di pellegrinaggio dopo la Rivoluzione Islamica è diventato più magnifico ed esteso su scala mondiale. L'infrastruttura degli edifici durante 12 secoli era di circa 12 ettari, mentre dalla vittoria della Rivoluzione Islamica ad oggi ha raggiunto i 110 ettari. Nel contempo, il patrimonio comune e mondiale ereditato dalla storia, specialmente la Moschea di Goharshad e il mausoleo illuminato, è sempre stato preservato e restaurato.
Un Ponte tra Fedi e Culture
Il Santuario dell'Imam Reza rappresenta oggi non solo un centro spirituale per i musulmani sciiti, ma anche un esempio straordinario di come l'arte islamica possa trascendere i confini religiosi e culturali. La sua architettura, le sue decorazioni e la sua continua evoluzione testimoniano la ricchezza della civiltà islamica e la sua capacità di dialogare con il mondo contemporaneo, mantenendo vive le tradizioni millenarie mentre si apre all'incontro con fedeli di ogni provenienza.
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