Ghadir Khumm non fu soltanto il nome di una sorgente lungo il cammino di ritorno dei pellegrini dall'ultimo pellegrinaggio del Profeta Sigillato, ma fu il simbolo degli innamorati di Dio e il movimento per il completamento della religione e il perfezionamento della grazia divina, che cercava l'apparente per l'unione con l'interiore e la profezia per la comprensione della wilāya (autorità spirituale). La successione, l'imamato e la wilāya sono la verità comune ma trascurata delle religioni abramitiche, e con questa festa ne cantiamo nuovamente l'inno. L'Eid Ghadir Khumm è il giorno dell'amicizia e del rinnovamento dei legami di fratellanza e familiarità, e quanto è appropriato che celebriamo ancora una volta anche la nostra appartenenza alla stessa patria.

La Poesia di Ferdowsi

Il grande poeta persiano Ferdowsi ci ha lasciato questi versi immortali che risuonano con particolare intensità in questo giorno:

Il quarto era Ali, compagno di Batool,Che il Profeta lodò con grande virtù."Io sono la città della conoscenza e Ali è la sua porta",Questa è la verità, parola del Messaggero.

Testimonio che queste parole sono sue,Diresti che le mie due orecchie sono piene della sua voce.Così parlò di Ali, e inoltre questo:Che da loro si rafforzò in ogni modo la religione.

Il Profeta è il sole e i compagni come la luna,Uniti l'uno all'altro sulla retta via.Io sono servo della famiglia del Profeta,Che loda la polvere dei piedi del successore.

Il Saggio pose questo mondo come un oceano,Da cui si sollevarono onde per vento impetuoso.Come settanta navi su di esso costruite,Tutte con le vele spiegate.

Una nave spaziosa come una sposa,Ornata come l'occhio del gallo.Muhammad al suo interno con Ali,Quella stessa famiglia del Profeta e del wali.

Il saggio che vide da lontano l'oceano,Né la riva appariva né il fondo era visibile,Seppe che le onde si sarebbero sollevate,Nessuno sarebbe uscito dall'annegamento.

Nel cuore disse: se con il Profeta e il successoreDovessi annegare, ho due compagni fedeli.Proprio colui che sarà il mio sostegno,Signore della corona, dello stendardo e del trono.

Signore del ruscello di vino e miele,Quella stessa fonte di latte e acqua pura.Se hai occhio per l'altro mondo,Presso il Profeta e Ali prendi posto.

Se da questo ti viene peccato, è colpa mia,Così è, e questa è la mia religione e la mia via.Su questo sono nato e su questo passerò,Sappi che sono polvere sotto i piedi di Haydar.

In questo giorno di celebrazione e riflessione spirituale, che la luce della guida divina illumini i nostri cuori e che i legami di fratellanza e amore si rafforzino tra tutti i credenti.

Eid Mubarak! Che questo Eid Ghadir porti benedizioni, pace e gioia a tutti.