Il ricordo delle armi illegali di Saddam Husayn
29 giugno: il Giorno della Lotta alle Armi Chimiche
Il 29 giugno in Iran si ricorda l’uso illegale, da parte del regime iracheno di Saddam Husayn, delle armi chimiche

Il 22 settembre del 1980 ebbe inizio una delle guerre più brutali dalla Seconda guerra mondiale, quella tra Iraq e Iran. Della durata di quasi otto anni, essa principiò con l’invasione da parte delle truppe irachene di Saddam Husayn del territorio iraniano, all’indomani della Rivoluzione islamica che aveva visto in Iran la nascita della Repubblica Islamica. Dopo i primi brucianti successi da parte dell’esercito iracheno, il conflitto si trasformò in un’estenuante guerra di posizione e in un reciproco bagno di sangue, che vide morti e distruzione da entrambe le parti.
L’Iran, appena uscito da una rivoluzione e in stato di assestamento, dovette affrontare una Nazione che godeva del sostegno dell’Unione Sovietica e dei Paesi del patto di Varsavia, che acquistò armi da Egitto, Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna, che ricevette grossi finanziamenti da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Giordania e rinforzi dal Sudan, nonché supporto militare e di intelligence da parte degli Stati Uniti d’America.
Ma uno degli elementi più brutali in questa guerra fu l’utilizzo, da parte dell’esercito iracheno, di armi chimiche quali gas nervini, iprite, sarin, tabun e VX contro le truppe iraniane e la popolazione curda. Nonostante il loro uso sia proibito, gli elementi per costruire queste armi furono forniti al dittatore iracheno da diversi Paesi, specialmente dalla Germania, e il loro utilizzo non provocò alcuna sanzione internazionale immediata. Utilizzate contro le truppe iraniane, le armi chimiche causarono la morte di circa 20.000 soldati e lasciarono migliaia di sopravvissuti con gravi problemi di salute; inoltre, il 16 marzo 1988, la città curda di Halabja fu attaccata con questo tipo di armi, causando tra le 3.200 e le 5.000 morti e tra i 7.000 e i 10.000 feriti, principalmente civili. L'uso di armi chimiche da parte dell’Iraq nella guerra ha avuto conseguenze durature, con molti sopravvissuti che ancora oggi affrontano problemi di salute a causa dell'esposizione.
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