• Sep 11 2025 - 10:38
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Le proprietà di Dio sulla terra

Cosa è l’istituto del Waqf

Cosa è il Waqf? Come funziona Quali sono i suoi scopi

Il Waqf risponde al desiderio profondo dei musulmani di conformarsi strettamente ai valori dell’Islam e si configura, similmente alla zakāt (elemosina obbligatoria), come un potente strumento di assegnazione di risorse e un determinante meccanismo di lotta contro la povertà e l’ingiustizia sociale, sebbene le finalità perseguite tramite la costituzione del waqf sino state tese, nel corso dei secoli, non solo a promuovere una più equa distribuzione delle ricchezze e delle risorse, ma anche a rinforzare l’adesione della popolazione alla religione (il Waqf ancor oggi è il mezzo principale per la costituzione delle moschee) e realizzare ambiziosi obiettivi culturali (quali la costruzione di scuole e di biblioteche) ed etici (sostegno alle categorie povere).

Il Waqf si sviluppa nel VII secolo d. C. al fine di provvedere all’amministrazione dei beni che non potevano essere ceduti né trasmessi in eredità con un fine di beneficenza (insegnamento, assistenza ospedaliera, moschee ecc.). Lo scopo principale di questa istituzione è quello di conservare e rendere inalienabili i beni che ne sono oggetto: il termine ha, difatti, nella lingua araba il significato di “arrestare, immobilizzare, fermare”.  

Un tipico Waqf era costituito di una moschea e di locali da affittare, la cui rendita sosteneva la gestione e la manutenzione della moschea stessa. Dopo che il fondatore aveva alienato la sua proprietà a favore del Waqf, l’atto era giuridicamente considerato irrevocabile, poiché implicava il completo trasferimento dei diritti di proprietà dalle mani del fondatore a quelle di Dio: la proprietà non poteva essere venduta, comprata, ereditata, data in dono, ipotecata o trasferita. Unica eccezione ammessa era se la proprietà cessava di servire allo scopo al quale era stata destinata: solo allora era possibile venderla per acquistarne un'altra che servisse allo stesso scopo. La proprietà era di regola un immobile, ma a volte anche beni mobili, come libri. La natura caritatevole del waqf prescriveva che non potessero beneficiarne i ricchi, secondo l’interpretazione della maggioranza dei giuristi sebbene, in seguito, una minoranza di giuristi avrebbe approvato l’istituzione anche a vantaggio degli abbienti.

Seppure il Waqf sia il prodotto di un contesto storico e di una tradizione giuridica differente dal common law, è sovente correlato al trust inglese al punto da esserne ritenuto il suo progenitore. Il concetto di Waqf, ovvero una donazione caritatevole e inalienabile, non ha un corrispettivo diretto nel cristianesimo tradizionale giacché le istituzioni cristiane che potrebbero svolgere funzioni simili, come gli ospizi o i monasteri, non sono basate su un principio di “donazione in perpetuo” nel senso islamico del Waqf, eppure esistono concetti paralleli di beneficenza, donazione di beni per scopi caritatevoli e organizzazioni religiose che si occupano di assistenza sociale, che possono essere visti come analoghi a livello di funzione e spirito. 

Rome Italy

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