Scrivere la storia come in un romanzo
Bayhaqi, la vetta della prosa persiana
Il Tarikh-e Bayhaqi è molto più di un semplice libro di storia
Abu al-Fadl Bayhaqi (995-1077) fu segretario, storico e autore fondamentale per la prosa persiana che lavorò nella corte del celebre sultano ghaznavide Mahmud, per il quale scrisse una straordinaria storia dei ghaznavidi, la prima grande opera in prosa in lingua neopersiana. IlTarikh-e Bayhaqiè considerata la fonte più affidabile di informazioni valide sull’era ghaznavide, scritta in una prosa persiana squisita e vivida che sarebbe diventata un modello ideale per le epoche successive. Bayhaqi è elogiato dagli studiosi moderni per la franchezza, la precisione e lo stile elegante della sua opera, che impiegò 22 anni per scrivere, completandola in trenta volumi, di cui tuttavia ne sono sopravvissuti solo cinque e metà del sesto.
Nella sua opera, Bayhaqi combinò le efficaci capacità di scrittura di un impiegato della cancelleria, la conoscenza approfondita del Corano e degli Hadith e la prosa sofisticata e avvincente – storia, poesia e folklore – che caratterizzava l’Adab (letteratura), fornendo un quadro vivido della vita di corte e descrivendo chiaramente le insidie dell’assolutismo militare, ovvero la dipendenza del monarca da un esercito frammentato e da una vasta cerchia di assistenti e consiglieri, che potevano fuorviarlo e influenzare le sue decisioni attraverso manovre intestine e competizione. Durante il regno del figlio di Mahmud, Masʿud I, le debolezze del sistema erano già diventate palesi: nella battaglia di Dandanqan (1040), Masʿud perse il controllo del Khorasan, il suo principale possedimento in Iran, ritirandosi a Lahore nei suoi domini indiani.
In un simile contesto scriveva Bayhaqi, che Julie Scott Meisami ha collocato tra gli storici principali dell’Età dell’Oro islamica. Il suoTarikh-e Bayhaqiè molto più di un semplice libro di storia: le sue descrizioni dettagliate e lo stile unico di narrazione degli eventi storici lo rendono simile ad unromanzo storicoe lo elevano quale uno dei capolavori della letteratura persiana. Grazie al suo approccio distintivo nella narrazione cristallina dei resoconti storici, la precisione dell’opera di Bayhaqi non ebbe precedenti nella sua epoca; ilTarikh-e Bayhaqiè inoltre noto per il suo uso ricco del linguaggio, colorito da neologismi, nuove combinazioni di parole e sintassi, parole arcaiche, immagini, versetti coranici e hadith, poesie persiane e arabe, e vari tipi di parallelismo e ripetizione, cristallizzando l’opera come un gioiello senza pari nella sua epoca ed un punto di riferimento per gli storici che le succedettero.
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