
Il sistema di irrigazione di Semnan
Sebbene Semnan si trovi in una regione desertica, dal punto di vista urbanistico non si sbaglierebbe a considerarla una città-giardino, e non a caso è stata soprannominata il Gioiello del Deserto fin dall'antichità. Naturalmente, a causa di problemi come la scarsità d'acqua e l'espansione del tessuto urbano, molti dei suoi frutteti verdi sono scomparsi, ma i loro resti e le tracce del loro preciso sistema di irrigazione sono ancora visibili nella parte meridionale di Semnan. In passato, questi frutteti, che fin dall'antichità hanno suscitato lo stupore di ogni viaggiatore che entrava in città, circondavano lo spazio urbano e chiunque giungeva in città attraversava, dopo averne varcato la porta per raggiungere l'area urbana, frutteti verdi dall'aspetto rasserenante. Dopotutto, chiunque abbia camminato a lungo nel deserto arido e caldo si sentirebbe rilassato alla vista di frutteti così rigeneranti e piacevoli!
L'origine dei frutteti di Semnan
Gli esperti ritengono che la formazione del tessuto urbano di Semnan sia legata al preciso sistema di distribuzione idrica creato da un certo Sheikh Ala' al-Daulah Semnan (1261-1336) durante l'era dell'Ilkhanato, del quale esiste una tomba a lui attribuita nel villaggio di Sufi Abad, presso la città di Sorkheh nella provincia di Semnan, regolarmente visitata dagli abitanti della zona. Durante i suoi 77 anni di vita, costui scrisse libri di astronomia, ingegneria, misticismo e sufismo, di cui oggi sono disponibili 39 volumi; sebbene alcuni esperti ritengano che il sistema di irrigazione di Semnan abbia più di mille anni, Sheikh Ala' al-Daulah è ricordato come colui che ha trasformato Semnan sviluppando ed espandendo questo sistema.
L'innovativo sistema di Sheikh Ala' al-Daulah mirava a preservare le risorse idriche utilizzando strutture chiamate Estaleh (piscine) e piccoli corsi d'acqua: il progetto fa sì che l'acqua del fiume Golrudbar, che entra in città da nord, venga divisa in cinque corsi in un luogo chiamato Abpakhsh (punto di distribuzione dell'acqua) per confluire in sei piscine (Zavaghan, Kushamghan, Kadivar, Latibar, Nasar e Shahjoy). Tra queste, cinque sono ancora attive e sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Nazionale Iraniano, insieme al Negahban-e Aab (Guardia dell'Acqua), o edificio Pa, nel 2003. Tra le piscine, Letibar fu distrutta a causa di maldestri interventi di sviluppo urbano e la sua acqua fu trasferita in un altro luogo, oggi chiamato Parco della Pietra. L'acqua delle piscine scorre nei ruscelli e viene infine adoperata nei frutteti a sud di Semnan e poi nei campi agricoli. Nel vecchio sistema di irrigazione, l'acqua in eccesso veniva utilizzata per irrigare i campi agricoli vicino alla città di Sorkheh e, una volta raggiunta la città, veniva convogliata verso una serie di qanat, ognuno dei quali raggiungeva un villaggio per irrigarne i campi. In questo progetto, la topografia e la pendenza del terreno furono attentamente studiate e tutto fu organizzato in modo da ridurre al minimo lo spreco d'acqua.
Uno degli effetti più importanti del sistema di distribuzione idrica di Semnan fu la creazione di numerosi viali, ognuno dei quali ha un nome specifico tra la gente del posto in base alle sue caratteristiche. Ad esempio, Ney Kijeh è un viale ricco di canneti, e Anjila conta molti alberi di fico; Espi Paul, Kandaneh e Mian Mahalleh sono altri celebri vicoli di Semnan.
Questo sistema fu ideato proprio in una città come Semnan, considerata desertica, dove il valore dell'acqua era multiforme, tenendo conto dell'importanza delle risorse idriche e della necessità di ottenere la massima produttività dal loro utilizzo. In passato, la distribuzione dell'acqua era affidata a un custode, chiamato Barjomdar, che, in base a un programma prestabilito, indirizzava l'acqua verso percorsi specifici, affinché i proprietari dei frutteti potessero utilizzarla; ancora oggi, ognuno dei frutteti nel sud di Semnan ha una propria quota d'acqua. Nella parte meridionale della città, oltre i frutteti, si stendono terreni agricoli che proseguono fino ad una strada chiamata Silo, quindi ha inizio la zona desertica. In questo modo, in un'area molto ridotta, si può osservare una varietà di climi che rappresenta uno degli effetti più suggestivi dell'antico sistema di distribuzione idrica della regione.
Il sistema di irrigazione di Semnan è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Nazionale Immateriale dell'Iran nel 2011.
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